Manifestazioni naturali di idrocarburi in Appennino Settentrionale (province di Bologna-Firenze-Forlì)

Appunti da un’escursione degli anni ’80 alla ricerca delle singolari manifestazioni spontanee di idrocarburi in Appennino, tra le province di Emilia Romagna e Toscana. Queste manifestazioni davano luogo a caratteristiche formazioni, come i vulcani di fango, e strani fuochi effimeri, il metano invece era captato e distribuito, o direttamente utilizzato in loco.

Alcuni articoli sulle manifestazioni di idrocarburi a Pietramala (I Fuochi di Pietramala, I “terreni ardenti” di Pietramala)

  1. Loc. 1. “POZZO DEL PETROLIO“. Una notevole fuoriuscita di olio pesante scuro (?) è menzionato nelle prime carte geologico-topografiche e nelle note illustrative a corredo (foglio 99 – Faenza, Roma, 1971). L’olio, direttamente dalle infiltrazioni, era stato utilizzato negli anni Trenta per le lampade, ora le sorgenti sono state purtroppo cancellate dall’evoluzione calanchiva dei versanti.
  2. Loc. 2. Immediatamente a nord di “CA’ DOMENICALI“, lungo il Rio Caniglio, percorrendo il primo sentiero a destra della strada. Piccole sorgenti d’acqua con macchie d’olio in superficie, vicine alla precedente (300 m). Quantità di olio molto ridotta. Entrambi questi infiltrati affiorano dal complesso delle Argille Varicolori, nella stessa unità tettonica della località 5.
  3. Loc. 3. “LARCIANO“. A sud della chiesa posta poco prima del paese, lungo il piccolo rio subito sotto la strada. Gas (o condensati ?) provenienti dall’unità Marnoso Arenacea (Tortoniano-Serravalliano), sovrascorsi dal complesso delle Argille Varicolori e dal Flysch del Paleocene-Cretaceo (Arenarie di Monghidoro e correlate). L’affioramento è stato ormai ricoperto da circa 1 m di detriti alluvionali. Un tubo di plastica porta il metano nella chiesa dove periodicamente alimenta alcune lampade votive.
  4. Loc. 4 “SELVAPIANA“. Circa 300m verso sud dopo la chiesa del paese, un sentiero davanti al Bar Mogadiscio conduce ad un piccolo parco giochi per bambini dove un pezzo di tubo di ferro nel campo indica l’originaria ubicazione della vecchia venuta di gas (condensato ?), ora chiusa da cemento. Stessa situazione strutturale della loc. 3. Lo stesso pozzo (abbandonato) è stato perforato dal 1940 dalla SIM (Firenze) ed è stato travato petrolio a 400-500 metri di profondità.
  5. Loc. 5 “PIETRAMALA-PEGLIO“. Un piccolo giacimento di gas/olio leggero è stato individuato negli anni ’30 dalla SIM – Firenze. Sono stati perforati decine di pozzi da poche decine di m fino a 1 km di profondità. Alcuni di loro hanno trovato campi di olio rosso chiaro sfruttato soprattutto durante la guerra, da un livello sabbioso-arenaceo a 800m di profondità. La produzione di petrolio è stata interrotta nel 1970 mentre continua lo sfruttamento del gas, che attualmente serve una stazione di metano per autoveicoli in località Pietramala e tutti gli edifici del paese. Inizialmente un gasdotto collegava la stazione di raccolta del gas, a Pietramala, anche a Firenze. Nessuno dei pozzi si è spinto sino all’unità sottostante il complesso delle Argille Varicolori, tranne forse quelli che producevano petrolio, i quali hanno forse raggiunto la Formazione Marnoso-Arenacea. Caratteristici i toponimi nei pressi delle manifestazioni, ancora segnati sulle carte: a) Vuicano del Peglio, b) Fuoco del Legno, c) Acqua Buia.
Visiting five gas/condensate shows and oil seeps in the North-Eastern Apennines (Bologna-Firenze-Forlì provinces)
  1. Loc 1 “POZZO DEL PETROLIO”. A noticeable oil seep of heavy ? dark oil is mentioned in the old geological/topographycal maps and in the illustrative notes of the former (sheet 99 – Faenza, Roma, 1971). The oil, directly from the seepage, had been used in the thirties for lamps, now it has been cut off by a calanque.
  2. Loc 2 Immediatly north of “CA’ DOMENICALI”, down in the Rio Caniglio, along the first track right of the road. Small water springs with oil stains on the surface, close to previuos loc. (300 ms). Very small quantity of oil. Both these seeps are/were cropping out from the Argille Varicolori complex, in the same tectonic unit of location 5.
  3. Loc 3 “LARCIANO”. South side of the church before the village, along the small river immediatly underneath the road. Gas (or condensate?) show from the Marnoso Arenacea Fm (Tortonian-Serravallian) unit that have been overthrusted by the Argille Varicolori complex and, overlying that, by the Paleocene-Cretaceous Flysch (Monghidoro sst type). The show has been now covered by 1 m of alluvial debris. A plastic pipe brings the methane into the church where periodically it feeds a lamps.
  4. Loc 4 “SELVAPIANA”. 300ms southward after the church of the village, a track in front of Bar Mogadiscio leads to a small park for children where a iron piece of pipe in the field indicates the location of the old gas (condensate?) show, now being closed with concrete. Same structural situation of loc 3. Same well (abandoned) has been drilled since 1940 by SIM (Florence) and they tested oil 400-500ms deep.
  5. Loc 5 “PIETRAMALA-PEGLIO” A small gas/light oil field has been recognized in the thirties by SIM – Florence. Tens of wells have been drilled from few tens of ms up to 1 km depth. Same of them tested light red oil exploited above all during the war, from a hard sandy level ca. 800ms deep. Oil production has been stopped since 1970 while gas exploitation is still going on, serving a methane (for vehicles) station in the village of Pietramala and all the buildings of the village. At the beginning a pipeline jointed the gas collecting station, in Pietramala, to Florence. None of the wells tested the unit underlying the Argille Varicolori complex, except perhaps those which were producing oil that might have reached the Marnoso-Arenacea Fm. The names of the old previuos seepages, still marked on the maps, are a) Vuicano del Peglio, b) Fuoco del Legno, c) Acqua Buia.

Read more about the “Fires of Pietramala” (I Fuochi di Pietramala, I “terreni ardenti” di Pietramala)

December 16-17, 1986

Mappa – Map